A riguardarla da qui, a quasi una settimana di distanza, la nostra Colazione italiana tra le porte dl Caelum sembra persino difficile da credere. E non perché le foto siano rimaste prigioniere nella macchina del Fotografo tra andate e ritorni, tra Roma e Barcellona, per tutti questi giorni ma semplicemente perché il Caelum, e forse la stessa Barcellona, sono la consistenza delicata dei sogni realizzati.
Ricette incrociate
La notizia è tutta nel video a ritmo di charleston che Il Fotografo si è inventato per dirlo. Domenica 15 maggio al Salone del Libro di Torino apparecchieremo assieme a Lydia Capasso e Giovanna Esposito una tavola di ricette incrociate per Guido Tommasi editore: noi presentermo i loro Aristopiatti e loro presenteranno la nostra Cucina Vintage.
una colazione italiana al Caelum
Qualche volta le caffettiere ballano, soprattutto quando la colazione si fa sotto un Cielo speciale.
Piccolo appunto per segnarsi in agenda la data (domenica 8 maggio), e il luogo (quella meravigliosa delicata magia che è il Caelum qui a Barcellona)
cosa bolle in pentola?!
Aspettare, abbiamo scoperto, ci viene un po’ difficile.
Finisce infatti che, a furia di aspettare, impariamo a memoria l’agendina rossa, guardiamo l’orologio anche se aspettiamo ancora che passino i giorni, scarabocchiamo idee per poi appallottolarle.
Finisce, a furia di aspettare, che il ticchettio del tempo diventa sempre più forte e sempre più lento, e che, se si tamburellano le dita sul tavolo, sul computer, sul quadernetto degli appunti lo smalto (pure quello 505…) si consuma. Finisce che perfino il fotografo, che di solito ci fa quello calmo e compassato, imbraccia la videocamera al posto della macchina fotografica e si impastrocchia con sequenze, frame, cropping e cutting.
Ma la verità è che se siamo tanto in attesa e tanto tanto ansiosi è che siamo anche e soprattutto super-contenti. I libri, l’abbiamo detto, sono in tipografia a riempirsi di inchiostro colorato e presto (?!?) usciranno dalla pentola e finiranno finalmente negli scaffali in libreria. Nell’attesa (uff.. sì) cerchiamo di evitare di telefonare ogni 3 ore al nostro editore e ci facciamo coccolare dagli amici. Nina ha immaginato e dato forma a questo pentolone un po’ stregonesco in cui cuociono i libri e le nostre attese, e per il 27 di novembre stiamo organizzando una festa calycanta a Rovereto: ci saremo noi (al completo), ci saranno i libri (e forse pure l’editore in persona personalmente), ci saranno tutti i nostri ritratti alimentari… dunque preparate le valigie che speriamo ci siate anche voi.
palermo, “cumu veni si cunta”
Due righe su Palermo giusto per dire che ieri alla Galleria Garage proprio vicino, vicino alla Focacceria di San Francesco si è svolta una serata anche, almeno, in parte Calycanta.
Noi non c’eravamo, purtroppo, perché sono giornate di fuoco, passate a rincorrere un progetto di cui speriamo presto di poter parlare, ma in spirito, amicizia e ricette c’eravamo eccome. Così abbiamo ripescato questa immagine di uno dei mercati della città, perché c’è un po’ tutto: la vita del cibo, la luce, il colore e l’arte. Se siete o passate a Palermo, magari fateci un salto alla galleria, perché certe cose bisogna proprio vederle e poterle cuntare così come vengono e come sono.
La serata di Antù
Allora grazie. Grazie davvero. E qui veramente avremmo voglia di fare l’elenco lungo lungo, nome per nome di chi ieri sera ci ha dato una mano o anche due, di chi ci ha messo la macchina, di chi ci ha messo la pazienza, di chi ci ha aiutato a gestire l’ansia. Insomma grazie a tutti, a chi c’era, a chi faceva il tifo da casa, ai modelli tutti quanti (in presenza e in assenza), alle amiche ritrovate e a quelle nuove nuove. Grazie. Un grazie grande e tutto particolare va a Stanislao Satta (Lao per gli amici e noi ci consideriamo tali) che ha percorso la serata di ieri in lungo e in largo tracciando una scia colorata di bigliettini disegnati e cifrati. Lui in-seguiva (da presso) la serata e il fotografo in-seguiva lui il risultato lo vedete qui sotto in mezzo alle altre foto della serata.
mostra & aperitivo “ritratti alimentari”. L’invito.
Eccoli qui tutti e 12 come moschettieri ma in fila per tre e senza riporto. Questa volta è proprio il caso di dire che sono in (bella)mostra perchè domani alle 18.30 saranno “appesi” nello spazio di Antù (via di Libetta 15) in una serata dedicata ai libri e al cibo. Qui tutte le informazioni. Noi oltre ad allestire la mostra di ritratti alimentari prepareremo qualche cosina da mangiare e saremo lì al gran completo in compagnia anche di alcuni modelli/e.
ve lo ricordate?
Qualche tempo fa in concomitanza con un evento molto futurista ci eravamo messi a giocare con le consistenze del Campari ed era venuto fuori questo campargello futurista, solidamente colorato. Ne riparliamo oggi perchè mentre noi siamo reduci da una serata di pasta/e a Roma (di cui riparleremo), domani a Rovereto ci sarà un evento un po’ speciale che ci coinvolge anche in assenza. La galleria Transarte organizza, nell’ambito dell’omaggio a Fortunato Depero, L’aperitivo delle mucche, si berrà gelatina e si mangerà calycanthus! Se siete da quelle parti fateci un salto, tutte le notizie nel comunicato stampa qui sotto.
il baccalà mantecato e la sua ombra
Baccalà mantecato e polentina bianca… la terza interpretazione del pesce e l’ombra (confronta mousse di salmone alle mandorle e panna cotta al carciofo) è stata tradizionale anzi tradizionalissima nella sostanza, nel contenuto e pure nel modo, ma con qualche libera interpretazione per quanto riguarda la forma. Sì perché questa “cosina” classica e preziosa della cucina veneta l’abbiamo interpretata in dimensioni veramente mignon, oltre il fingerfood e prossime alla pralineria. A quel punto, sull’onda del gioco delle variazioni minime (non soltanto decorative), abbiamo concluso la faccenda, proprio sulla cima di questa specie di pralina, con un filo di erba cipollina o con una nocciola. A conti fatti, dopo una votazione praticamente unamime, decisa sul filo di lana (o di lama?) di quel che restava sul piatto, la preferenza è andata alla seconda (vale a dire alla nocciola) sia per gusto che per texture (scrocchiava bene nel contrasto con la morbidezza del resto del boccone) mentre all’erbina verde restava l’onore della grafica. Ma andando a ritroso c’è da dire che lungo la strada abbiamo imparato diverse cose, sul baccalà, sulle mantecature legittime e illegittime, ma anche sulla polenta, sul tagliere con il buco, sulla zangola e sul frullatore…
un terzo invito
Per la serie non c’è due senza tre, o anche tre è il numero perfetto, eccoci al terzo appuntamento in omaggio a Fausto Melotti. Strada facendo abbiamo imparato alcune cose, in primo luogo che Melotti era uno tutto tondo, non tanto o non solo perché si ritraeva come un’oliva, o nemmeno perché la sfera sia un elemento che ritorna nel suo fare, ma proprio perché Melotti faceva di tutto, scultura, poesia, ceramica e ingegneria rendendo visivo il ritmo, sonora l’astrazione. La seconda cosa che abbiamo scoperto è quanto versatile sia la pasta-fillo nel permetterci di scherzare con le cifre dell’arte contemporanea, e tutto questo dopo aver passato tre serate (nottate?) a disegnare con la salsa, i semini e il forno. Infine abbiamo scoperto (ieri) quanto complicato sia far arrivare un pianoforte (sia pure verticale) in cima alle scale di legno, ma la musica (di Satie, suonata da Emilia Campagna) e la poesia (di Melotti, interpretata da Gigi Zoppello) questa sera (alle 18.00) ne varrà la pena dentro e fuori la cornice delle incisioni inedite Dunque grazie a Micaela e Sergio, a Gigi, a Emilia, al Trio Broz, a Giovani Marzari e agli amici tutti quanti!
mousse di salmone alle mandorle (ovvero del pesce e dell’ombra 2)
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La settimana scorsa, alla ricerca di un' ispirazione che rendesse il titolo della serie delle incisioni di melotti, il pesce e l’ombra, avevamo finito per confezionare un’ombra di panna cotta salata al carciofo per un’acciuga timida. Questa settimana, nel nostro secondo esercizio di stile, abbiamo finito per meditare sull’ombra del salmone affumicato, di quello norvegese, per la precisione, con un gusto forte e una punta amarostica. L’abbiamo cercata un sacco, quest’ombra, tentati di identificarla perfino con il bicchiere a palloncino di vino bianco che a Venezia corrisponde a una bevuta e accompagna ogni cicchetto, poi alla fine l’abbiamo trovata, inaspettata, dentro un prezioso vasetto regalo di un’amica…
un altro invito
Un altro invito, un altro appuntamento, oggi alle 18.00 per chi è, transita, o può far rotta e capolino a Rovereto: prove d’autore inedite di Fausto Melotti. Un aperitivo con incisioni, poesie e musica con la voce recitante di Gigi Zoppello e gli archi del Trio Broz (tutto il programma è nella locandina di invito). I quadri sono già appesi, i musicisti hanno provato e riprovato, Gigi poi, le poesie le sa a memoria. Quelli più in ritardo siamo noi, non abbiamo neanche tempo di scrivere un post come si deve, magari con l’elenco di tutte le cosnie che abbiamo preparato da mangiare per invogliare i più pigri a venire…
sfoglie di pasta fillo melotti’s style
Allora c’è da dire subito che se abbiamo ceduto alla tentazione di dedicare nuovamente un post a questa specie di finta invenzione di cui avevamo già parlato in estate, ovvero la pasta fillo usata in termini materici, è perché con Fausto Melotti ci stava proprio bene (pure se qualcuno ha chiamato in causa i cretti di Burri…). E allora visto che Comida è stata perfetta (e gentilissima) nel fare una sintesi dell’appuntamento di sabato scorso, noi ci siamo potuti dedicare alla scomposizione, facendo l’elenco, e in questo caso persino il catalogo (che il fotografo si sia montato la testa?), di tutte le cose mangerecce presenti su quel tavolo che la macchina fotografica di Comida ha immortalato per intero.
panna cotta al carciofo con acciuga
Il pesce e l’ombra è il titolo di una serie di dodici litografie del 1975 di Fausto Melotti, e a questo titolo e alle sue forme ci siamo ispirati per un bicchierino che è circolato sabato mattina alla vernice della mostra organizzata da Transarte nello spazio di Calycanthus (in cui tra le altre cose sono esposte nove prove d’autore indedite di questa serie).
Il pesce, un’acciughina un po’ introversa tutta arrotolata su se stessa stava su un’ombra bianca, una panna cotta leggera leggera al carciofo. I due gusti si piacevano e finivano per saldarsi, anche se ognuno faceva la sua parte, come il pesce e la sua ombra…
un invito
Il fotografo, dopo aver calcolato le proporzioni per la gelatina, (che alle cuoche non gli venivano) ora gli tocca scrivere anche questo invito, (che loro hano da fare, hanno da fare tantissimo!). Ora passano alla pasta fillo, poi sarà la volta dei grissini di ricotta a forma di pesce. La marie, dopo qualche prova timorosa ora spennella pomodoro su tavolozze di sfoglia… insomma, sono in ritardo, “è tardi, è tardissimo” continuano a ripetere (per la verità già da qualche tempo), e il gelo di arance che avevano promesso di tirare fuori per dolce non arriva mai.
Tutta questa agitazione per preparare l’inaugurazione della mostra di Fausto Melotti, “Incisioni inedite” a Rovereto, oggi alle 11.00. E poi venerdì 20 e venerdì 27.
Dunque oggi niente ricette, ma un invito!