C’è sempre una ragione per rivedere i classici. In questo caso le alici del mecato erano da copertina e noi presi da un attacco di nostalgia per le polpette ( lì di sarde) del nostro libro dedicato alla Sicilia.

Poco male, operazioni rapide di pulizia e una versione quasi ortodossa, se non fosse per quel cambio di famiglia (sarde e alici si somigliano ma hanno parenti diversi), per l’aggiunta della scorza di limone e per il gioco di staffetta tra pecorino e parmigiano.

Nella tradizione siciliana il formaggio con il pesce ci va da sempre e da sempre la cosa appare un tantino strana. Ne scriveva Archestrato di Gela, non poco scandalizzato nel IV secolo a.C. ma c’è da dire che da allora, con testarda ostinazione,  i siciliani il formaggio con il pesce continuano ad associarlo, trovando la cosa normalissima.

Ora nel nostro caso, avendo a che fare con delicate acciughette abbiamo deciso di optare per il parmigiano, ma questa, come è ovvio, non è la scelta naturale visto che in Sicilia come in tutto il Meridione di parmigiano se ne è visto assai poco fino a tempi recentissimi. Ma tant’è la cucina cambia e anzi cambia proprio quando è viva! così accanto alle uvette e ai pinoli abbiamo pensato che una grattugiata di limone non ci stava male e prossimamente meditiamo di infilarci pure un poco di zenzero.

…certo sono strani questi siciliani!

 

Per 4 persone
mezzo chilo di alici fresche
150 g circa di pangrattato
60 g di parmigiano grattugiato
2 uova
la scorza grattugiata di un limone non trattato
una manciata di uva passa
mezzo pugnetto di pinoli
sale
olio di semi di arachidi per friggere

Se non siete così fortunati da poter contare su un pescivendolo generoso e bravissimo (come la nostra Enriquetta al mercato di Santa Caterina) acciungetevi con pazienza alla pulitura delle alici.  Eliminate la testa, le lische e le code, lavate bene quindi trituratele con un coltello a lama larga e tenete da parte. 
Sbattete le uova con un pizzico di sale, unite il pangrattato e il formaggio, l’uvetta e i pinoli, e infine il pesce e la scorza grattugiata di limone. Formate le polpettine con le mani bagnate e friggete in abbondante olio caldissimo. Tamponate con carta da cucina per eliminare l’eccesso di olio, spolverizzate di sale e servite calde.

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