Ha piovuto tutto ma proprio tutto il fine settimana, senza tregua e senza sosta a grossi gocciolono incuranti della mia biancheria stesa sul terrazzo. Ho maledetto trenta volte il mio cambio di stagione troppo svelto (!) e giurato a me stessa che l’anno prossimo ci terremo la lana sulla pelle e la pigrizia del procrastinare almeno fino a giugno.

In tutta questo grigio il Fotografo, nel suo pendolarismo metodico, aveva imbarcato da Roma un bouquet di zucchine romanesche, roba qui introvabile e accolta come reliquia.

Le abbiamo mangiate crude, osservandone ogni scanalatura e la dimensione tenerissima (che qui le zucchine sono solo lisce, verdi scure, enormi e soprattutto insipide). Poi quando è passata un poco di emozione ed erano rimaste troppo poche per essere qualcosa  ci siamo inventati una zuppa sul filo del verde e ripeteremo. Ingredienti
3 zucchine romanesche (ma pure di più se siete fortuati ad averle)
1 avocado
2 cipollotti freschi
1 cucchiaio di tahina
germogli a piacere (i nostri di broccolo produzione propria)
la scorza di un limone (meglio se verde)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
aidulato di umeboshi (oppure salee un cucchiaino di succo di limone)

Lavate le zucchine e tagliatele a pezzettoni regolari, affettate sottilmente i cipollotti. In una pentola alta fate “sudare” leggermente i cipollotti con l’olio extravergine di oliva e la scorza di limone, appena saranno traslucidi unite le zucchine e coprite di acqua. Fate cuocere senza coperchio per una decina di minuti, quindi spegnete e fate leggermente intiepidire. Frullate le zucchine con l’avocado, unite la tahina e aggiungete poco alla volta l’acqua di cottura fino ad ottenere la consistenza che vi piace. Regolate di sale o di umeboshi e servite con i germogli.

 

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