È solo un mese che è nata la cucina di calycanthus, ma a noi sembra già un anno. Ci divertiamo moltissimo. Grazie a chi ci ha accompagnato e incoraggiato.

Oggi il tema è quello del riciclo, degli avanzi, del nonbuttarevianiente che si pratica come arte vera e propria in tutte le cucine che si dicano tali…
Il suggerimento è stato di gustosamente che ha lanciato l’idea di una raccolta di ricette provenienti dai blog dedicati al cibo e alle sue pratiche. Lo raccogliamo con entusiasmo mettendoci questo risotto al vino (avanzato) scovato nel frigo del fotografo, assieme a due cipollotti residuali.
Visto poi che il risotto era previsto per tre ma lo abbiamo mangiato in due, ci siamo trovato con l’avanzo dell’avanzo e a quel punto son venute fuori le polpette, con una salsina molto, molto alternativa…

Tutto questo riciclare ci ha messo in testa qualche idea. Dunque ci sarà presto una piccola sorpresa, proprio a proposito del frigorifero del fotografo…

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Ingredienti
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Le quantità evidentemente variano sulla base degli avanzi, qui era previsto per 3
3 tazzine di riso per risotto (il nostro era Carnaroli)
2 cipollotti di media grandezza
un bicchiere circa di vino rosso (il nostro era…..)
olio extravergine d’oliva
brodo vegetale
burro
un cucchiaio di aceto balsamico e un cucchiaino di zucchero
sale

Tagliare i cipollotti molto sottili e metterli in una padella larga con mezzo bicchiere d’acqua, quando si sono ammorbiditi rosolare con un paio di cucchiai di olio. Aggiungere il riso e tostare mescolando velocemente, quindi versare il vino (assolutamente non freddo, meglio se intiepidito o almeno a temperatura ambiente) alzare la fiamma e far sfumare. Aggiungere il brodo, abbassare la fiamma e far andare dolcemente. A fine cottura mantecare con una noce di burro (15 g circa) e un cucchiaio di aceto balsamico in cui si è sciolto un cucchiaino di zucchero, aggiustare di sale e servire subito.

Se poi, vi avanzasse del riso di avanzo il suggerimento è quello di farne polpette (meglio manipolando il riso freddo di frigo), passarle nel pan grattato e friggerle. Per la salsa di accompagnamento l’idea iniziale era di usare il verde dei cipollotti (l’avanzo gambesco di quelli usati per il risotto) sbollentati e frullati con lo yogurt bianco (!), ma siccome non ce n’era abbiamo usato un avanzo di quello alla mela verde (!!) e il risultato (corretto di sale, pepe e poco olio) è buono per quanto alternativo e si accompagna bene con le polpette …

maite e marie

 

 

6 Comments

  1. Che abbinamento particolare la salsina alla mela verde e le polpette, il must del buon riciclo.
    Fantastico anche il risotto..oramai mi rendo conto che sul vostro sito le parole che utlizzo sono sempre le stesse: fantastico, superbo, sublime, meraviglioso!
    Bravi ragazzi… gran bell’inizio!
    Sere

  2. Ciao Sere, grazie per le tue parole sempre dolci e affettuose.
    Buona giornata…
    oggi per fortuna a Roma sembrerebbe bello.
    marie

  3. Che bei colori… l’occhio vuole la sua parte!
    Ma anche lo stomaco.
    Marie quando vieni a Parigi?

    bacetti
    Kik

  4. Mi fa molto piacere che questa iniziativa abbia riscosso un così grande successo! Ti ringrazio della partecipazione … questa riciclo-ricetta è veramente interessante.

    Ciao.

  5. Pingback: consigli per la sopravvivenza al frigo vuoto del rientro | la cucina di calycanthus

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