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Di ‘Ino abbiamo già detto tante volte, ma lungo questo tempo è successo che Alessandro (che di ‘Ino è molto più che la firma) è diventato un amico, ma non di quelli che si fa per dire, ma proprio di quelli veri.
Di lui ci piace la dolcezza e il sorriso con cui riesce ad essere, comunque, sempre se stesso quando ad addentare il suo pan-ino c’è Alajmo (in persona personalmente) o semplicemente noi. E poi la ricerca di piccole grandi cose (Campisi, Fracassi, Felicetti) ma anche la mostarda di fichi che gli regala un’amica, i cantucci di un forno di Fiesole. Viaggi con panini al seguito per mezzo mondo, dal Giappone a New York, progetti sempre e ovunque, ma poi trovarlo lo si trova sempre lì, sorridente e sempre lui nel suo grembiule (Busatti… quando si dicono le coincidenze o le affinità).
E dire che quando lo abbiamo “convocato” per posare è arrivato in bicicletta in un pomeriggio di temporale, ma niente sembrava più giusto per lui di un ritratto pacifico all’olio di oliva, extravergine, spremitura a freddo, naturalmente.

maite, marie e il fotografo

11 Comments

  1. no, dico…e la borsetta?? :)
    bello diventare veri.
    e poi con uno dei miei alimenti preferiti.

  2. eh… enzina, ma la borsetta è un privilegio al femminile, lasciamoci almeno quello. baci

  3. e cosa direbbe la Marie? Evviva ‘Ino, on t’adore.
    Baci a tutti

  4. certo non c’è la borsetta ma della corona di ulivo ne vogliamo parlare? quando si dice la classe! bravi tutti.

  5. sì in effetti la corona è bellissima e le foto geniali as usual, ho sempre più voglia di partire per Firenze in gita. A proposito ma sbaglio o avevate promesso una guida on line?

  6. mai stata. ma un giorno ci sono passata per caso, ho visto questo posto che non conoscevo e mi è venuta la curiosità…

    che buffe queste foto, bellissime!

  7. Pingback: pinzimonio | la cucina di calycanthus

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