La notizia del week end è che è tornata la neve. Almeno in Trentino, almeno in montagna, ma comunque sufficientemente bassa di quota da guardarla con gli occhi e soprattutto da sentirla nell’aria con la punta del naso arrossata. Di corsa a pescare una giacchetta di lana dall’armadio, e la sciarpa e i calzettoni, ricominciando a pensare che appunto si ricomincia con il freddo, con la lana, con gli strati. Ma l’autunno (o già forse l’inverno?) ha tutto un suo piacere e un suo tepore in cui il Trentino, e il mondo nordico in generale, si avviluppa. Cibo da freddo che scalda da dentro: canederli, gulash suppe, polenta e tosella, strangolapreti e wurstel in ogni sfumatura. Insomma anche l’inverno ha le sue ragioni alimentari, così per “festeggialo” siamo tornati al Pedavena luogo storico, anzi di più, del cibo trentino. Popolare, popolarissimo, tanto cambiato eppure assolutamente immutabile, stesso menù, stessa boiserie, stessa atmosfera, stessa birra che si produce proprio qui.

Birreria Pedavena
Piazza Fiera, 13 Trento
Tel. 0461 986255

maite e il fotografo

12 Comments

  1. Pedavena è veramente un pezzo di storia di Trento! In questi anni vissuti a Trento siamo andati parecchie volte. Anche se non è il nostro locale preferito: le TV nella sala grande, troppa confusione, il servizio spesso rallentato dal numero enorme di avventori. La birra è molto buona, però.
    E – sì!- è bello vedere le montagne trentine spolverate di neve.

  2. locale invitante, rende l’idea dell’atmosfera nordica, nebbiosa che necessita di un posto al caldo dove rifugiarsi. ma cos ‘è “spatzle allo spech” . Buonanotte, a domani

  3. @comida: non ti dico domenica a pranzo! ma arrivando, anche da Rovereto, sembra una tappa esotica e gli strangolapreti nonché la Gulash suppe erano buoni.
    PS sono tra le montagne innevate fino a sabato, riusciamo a bere un caffè?
    @graziella: esattamente la visione del fotografo: rifugiarsi dal freddo! gli spatzle sono tipo gnocchetti irregolari, spesso di spinaci ma anche solo di farina, anzi ora che mi ci fai pensare potrei andare a comprarmi la grattugia da spatzle e farli…

  4. Il cibo non lo ricordo assolutamente (e io manco bevo birra, che cavolo), è passato qualche anno da quando sono andata al Pedavena… o forse ero troppo presa dall’inseguire i tubi e frastornata da tutto quel rame, le enormi caldaie, la sala rotonda… lo ricordo come un posto bellissimo.

  5. ma come??? vieni a Trento e non ti fai sentire??? potrei ritenermi ufficialmente offesa!!!!!

  6. Scusate, ma Pedavena a me risulta essere provincia di Belluno… è molto vicina anche alla provincia di Trento, però… è veneto non trentino

  7. @azabel: vero. Il Pedavena è una metafisica dei tubi.
    @sara: troppo di corsa, troppo all’improvviso e troppo di passaggio, ma tu piuttosto passi di qui prima di sabato? baci
    @paola: questo Pedavena qui sta proprio a Trento che più a Trento non si può, esattamente in piazza Fiera, quella con il parcheggio sotto, tra la libreria Artigianelli e il Mandacarù. Di quello di Belluno non so nulla…

  8. @maite immagino cosa fosse domenica la Pedavena! E pensa durante i mercatini di Natale!

    Sogno di prendere con te almeno una buona tazza di caffè, da tranquille, qui tra i monti innevati e rossi di foglie.
    Ho notizie di Marco, che è tornato alla sua base di Beijing, dopo aver percorso km e km in treno. Dice che le stazioni cinesi sono un viaggio nel viaggio. Io, invece, sono in piena attività quebecoise- poi ti racconto.

  9. Pingback: le recensioni di calycanthus. pedavena a trento | Il blog di altreidee.info

  10. @maite: è possibile che io passi, anche se oggi riparto per le mie peregrinazione romagnole….

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