Capita che nella vita certe lezioni sia necessario ripassarle ed è stato così che un certo architetto, spesso citato in queste pagine, si è trovato quasi ai confini del vecchio mondo (e certamente fuori dal proprio mondo partenopeo) a ripassare una certa lezione, di cucina naturalmente… si trattava in quel primo corso di friggitelli, mentre nel cuore della Galizia proprio vicino alla cittadina da cui prendono il nome si è trattato di Padron, intesi come pimientos, ovvero peperoncini verdi, piccoli, graziosissimi, famosissimi in tutta la Spagna.
Padron sono una tapa tipica di ogni bar spagnolo, da Barcellona a Siviglia, dove te li friggono in padelloni scuri come patatine e come patatine si mangiano cosparsi di sale, ma non un sale qualsiasi… la tradizione e l’uso impongono esclusivamente sale a scagliette, sottili e affilate, che ci sta benissimo, scrocchia sotto i denti e non ha nulla di modaiolo: lo si compra per 50 centesimi il chilo dal droghiere sotto casa.
PS l’architetto, con l’aiuto di una maestra paziente e maieutica se l’è cavata benissimo!
maite e il fotografo
3 Comments
siete simpatiche…
il fotografo ha occhio
credo che manchi un pò di sale…
:-)
…dimenticavo ..
tartara di carne
sottile marinata in arancia e limone
fette di mela (annurca of course) schiarite con limone
ristretto di vino rosso aceto balsamico e fondente
pepe a grani rosso bianco verde ……
ovviamente le fette di mele vanno messe sotto la carne poggiata sopra ed il filo di ristretto ancora u pò + su…
i grani se li schiacciate (leggermente) è capace che rilasciano un pò di odorino …
;-)
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