Periodo deve essere periodo, e si potrebbe dire anzi che è ri-iniziata la stagione dei gazpachos. Lo si capisce con certezza non soltanto dalla frequenza con cui postiamo alambiccate pozioni dai colori magici, ma pure dal tempo che il fotografo passa in cucina e dalla confusione, direttamente proporzionale, che ci lascia dopo ognuno di questi passaggi. Buoni sono buonissimi si intenda, anzi sono da urlo, da sbattersi per terra, da gridare ogni volta al migliore, da mugolare ancora, ancora, ne voglio ancora! ma la cucina, lei, grida vendetta. La quantità esilarante di pentole, vetri, bicchieri, stoviglie, superfici, pensili, frullatori coinvolti lascia costantemente un senso di stupore, come diavolo hai fatto? Poi lo si beve, lo si sorseggia, lo si pesca a cucchiaiate e alla cucina non ci si pensa più, fino alla prossima volta, chiaro.

Per precisione bisogna dire che questa è la seconda versione di gazpacho di fragole, quasi senza pomodoro rispetto alla prima e una correzione aceto-aceto balsamico. Era buonissimo, peccato sia già finito (nel quasi pic-nic della pasquetta liberata), saremmo pure tentati di chiederne ancora, ma la cucina è appena tornata, con grande fatica, immacolata, forse è meglio aspettare due minuti…

Un grazie caloroso alle ragazze del Blue and Blue di Rovereto che ci hanno aperto il loro antro delle meraviglie, fatto di oggetti, e stoffe scelte con cura e con gusto, quelle per fortuna si sono salvate dalle macchie.

La ricetta

ingredienti
1 kg fragole
1/4 di pomodoro rosso polposo
1/5 di peperone rosso
3 cipollotti freschi piccoli
la mollica di una fetta di pane bianco del giorno prima
7 cl aceto di vino rosso
3 cl aceto balsamico
1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di acqua
sale
pepe di tasmania
pepe di sichuan

Lasciar marinare per qualche ora nel frullatore il pane, il peperone tagliato a pezzetti, i cipollotti con l’aceto e l’olio e il sale.
Aggiungere tutti gli ingredienti aggiungendo acqua quanto basta ad ottenere la giusta consistenza.
Lasciare raffreddare in frigo e servire con una foglia di menta.

il fotografo e maite

9 Comments

    • ma come cos’é? la firma (impronta?) del fotografo!
      Ps sono qui fino a sabato, ce la facciamo? baci

  1. Fotografo, ma il mignolo, non è che è finito inavvertitamente nel gazpacho? Manca! :D

  2. mi sto facendo condizionare da tutti sti gazpaci…
    oggi, ho appositamente preso due barbe (non barbie) rosse!
    ;-)
    vi sapro’ dire!
    per intanto: grazie delle idee!

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