La vena è ancora quella dei ricordi, la materia ancora la zucca comprata al mercato dalla signora Fausta sabato scorso, il resto un esercizio di stile alla Quenau della serie come faccio questo senza quello e quello senza questo?
Partiamo dall’inzio, cioè da Parigi alla fine dell’erasmus quando proprio sotto casa tra la rue keller e la rue de lappe abbiamo assistito alla nascita di un bellissimo bar del tutto particolare senza alcolici e senza caffè ma tutto dedicato alle zuppe, il bar à soupes appunto.
Anne Catherine Bley, che se l’è inventato, ha declinato le zuppe in mille modi, secondo le stagioni e gli ingredienti, da mangiare in loco o da portare a casa e dalla sua esperienza è nato anche un libro (guido tommasi editore) ritrovato in Italia molti anni dopo…
Volendo fare una zuppa di zucca dunque era inevitabile aprire il suo libro che ha tutta una sezione dedicata alla vellutata di portiron, assecondando così anche l’onda lunga dei ricordi parigini che in questi giorni sta dilagando… ma panna o crème fraiche in casa non ce n’era, dunque in cerca di ulteriori suggestioni l’occhio è finito su un libricino-quaderno arancione-zucca e tutto ovviamente alla zucca dedicato edito dalla Kellermann, ma anche lì, nel quaderno delle zucche, per fare la ricetta di “zuppa con qualche pretesa” mancava il whisky…
Dalla mancanza nasce l’ingegno e così scovata una bottiglia di crema di whisky di ignota provenienza si è pensato che metteva insieme due ingredienti mancanti, la panna e il whisky, ci abbiamo aggiunto nocciole tostate ed era fatta, perché come dice Anne Catherine la soupe c’est bon, c’est simple et c’est surtout pas triste!
Ingredienti
1 cipolla
2 piccole patate
500 g di zucca tagliata e pulita
1/2 litro di brodo vegetale
1/4 di bicchiere di crema di whisky
qualche nocciola tostata
olio extravergine di oliva
sale e pepe
Appassire le cipolle tagliate sottili in poco olio extravergine di oliva, aggiungere le patata tagliate a dadini e poco brodo, far andare qualche minuto quindi unire la zucca tagliata a dadini, coprire con il brodo e lasciar cuocere dolcemente fino a quando gli ingredienti non saranno del tutto ammorbiditi. Lasciar intiepidire quindi frullare e rimettere sul fuoco, aggiungere la crema di whisky, aggiustare di sale e pepe e servire calda con qualche nocciola intera e qualche nocciola tritata.
maite
16 Comments
Che bello prendere ogni mattina il caffè con voi,leggendo le vostre magnifiche ricette ;-)
Oggi nomination per voi ;-)
Questa zuppa mi incuriosisce parecchio,un tocco di acidita secondo voi,ci starebbe male?
Assolutamente d’accordo con Anne.
Questa zuppa è fa-vo-lo-sa.
Grazie alla nomination di Lory oggi sono approdata qui…complimenti, avete un sito meraviglioso (merito delle cuoche…o del fotografo????).
Lory: grazie, grazie, grazie!! di prendere il caffè con noi la mattina, delle parole così carine e della tua cucina così curata e inventiva.
Per il tocco di acidità nella zucca è vero: la zucca con il suo sapore dolce si presta e chiama i contrasti (zucca e radicchio per l’amaro, zucca e aceto balsamico per l’acido/vellutato, zucca e olive nere per il salato… e su questa ultima declinazione c’è in preparazione qualche variazione…)
ancora grazie e un abbraccio
Bella anche io faccio la vellutata di zucca, ma la mia é piú semplice ;-)
Ottime idea quella della crema al whisky!
Una volta ho provato anche io a mettere delle mandorle in un’altra zuppa, ma al mio L. il croccante sotto i denti in una zuppa non piace :-(
Ciao!
grazie Juliette e grazie Virginia…
il merito se c’è ce lo dividiamo per tre, che viene pure facile (abbiamo invece qualche problema in più con i ricordi di infanzia su cui stiamo lavorando…)
…anche perchè qualche volta il fotografo cucina e qualche volta le cuoche fotografano (NB le foto con “MMF” sono del fotografo, quelle con “mt” sono di Maite)
Buongiorno, no, non credo mi conosciate, io scopro voi da ora, tramite Lory, magnifico blog, dove trovo familiarità.Verro’ a trovarvi per condividere l’amore per Parigi dove vivo , a pochi kilometri, ed i profumi che trasmetete attraverso le meravigliose foto e le ricette.
Mariluna
vi ho scoperto in questo istante, dopo aver letto il post della mercantessa speziata che vi cita,
resto abbagliata dall’eleganza di questo blog e dalla sua raffinatissima progettualità,
è come, per fare un esempio, aver incontrato in rue des Vosges, Inès de la Fressange vestita Chanel:)
oppure sentire una promenade di Satie o una sognante aria di Pelleas e Melisande di Foret,
o leggere tre pagine di Anais Nin,
o prendere un caffè al cafè de la paix,
o mettersi tre gocce di Air du temps di Nina Ricci,
… è sufficiente per dirvi che il vostro stile mi ha estasiata?!
un gentile saluto! da papavero di campo
Vellutata alla zucca … mi ci vorrebbe proprio, per neutralizzare per il mio raffreddore! Buona serata
Caro papavero di campo, è proprio il caso di dirlo: tu ci fai arrossire!
coraggio per il raffreddore twostella! se ti può servire il mio professore di filosofia del liceo consigliava whisky con latte calde, miele e caramello… altro che zucca!
twostella, io consiglio invece il Grog, thè caldo, miele, limone e rhum, j’adore il grog.
Che bella e che belli gli abbinamenti che avete usato per questa calda e golosa zuppa!
Secondo me non ci starebbe male nemmeno un pò di liquirizia che dite?
:-)
ma che buona anche questa zuppa! Io spesso ci metto le mandorle, oppure mi piace con la ricotta affumicata e i semi di papavero… ora mi vedo costretta a provare anche questo mix di sapori incredibile!
Sono deliziata sia dalle vostre ricette che dalle vostre immagini… bravissime/o!
Visto che anche voi fate delle foto splendide, mi prestate il fotografo?
ma certo che te lo prestiamo! del resto è gentile e mangia poco…
Recensisco con piacere e gusto questa ricetta- http://lortodimichelle.blogspot.com/