Ci mettiamo sempre un poco a carburare. Stocchiamo le cose, le ricette, le scorte, le idee e qualche volta pure i regali, specie se preziosi. In questo caso trattavasi di lussuosa polverina scura, mix (o per dirla con maggior lignaggio blend) di pepi (alcuni mai sentiti) e sesami (sì, sì al plurale) che Francesco Apreda aveva generosamente elargito durante la sua chiacchierata con Gianluca Biscalchin nello stand S.Pellegrino durante Taste Roma (era estate…. sigh!).
La polverina ci è tornata in mente in un vorticoso esercizio (in realtà molto, molto semplice) di associabilità. Tutto è iniziato con  l’essiccazione paziente di alcune fette di cachi vaniglia (pare che in Giappone sia un calssico!?), da lì il passaggio all’idea di una millefoglie, lo scarto netto della declinazione dolce, la scelta del caprino perché a base acidula, i grani di seseamo nero per un minimo di croccantezza e la polverina fatata.

La ricetta praticamente è tutta qui: essiccare (con essiccatore nel nostro caso, ma se no forno ventilato bassissimo) le fette sottili di cacchi vaniglia, mescolare il caprino morbido con semi di sesamo nero tostati, poco sale. Montare a strati e finire con una spolverata di mix di pepe (quelli che preferite). Mangiare subito che altrimenti si ammolla.

PS ed è stato così, grazie a Marie, che io che li odio sono riuscita a mangiare i cachi.

8 Comments

    • così sembra Giulia, del resto quel che qui è esotico naturalmente da qualche parte è un classico ;) ne saprai qualcosa pure tu dagli States..

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