Qui sembra di stare nella storia di Pinocchio, perché la Bodega in questione, che di nome fa La palma, sta pericolosamente ubicata nei percorsi ligi e quotidiani che da casa ci portano a scuola (di Anna) e da scuola a casa. C’è da dire che per fortuna i nostri orari coincidono poco con i suoi, che in generale, cioè, è ancora chiusa all’andata e quasi chiusa al ritorno, per il riposo tra il servizio di mezza giornata e quello della notte. Ma di scuse ce ne sono sempre comunque tante, anzi troppe per fermarsi: bombe, Vermuth, croquetas e Gandesa.
Tanto per capirci le bombe sono a Barcellona la vera autoctona frittura: altro che patatas bravas che sono arrivate fin qui da Madrid, le bombe sono cose a KM0, che arrivano storicamente dalla Barceloneta, 500 m più giù. Tra il supplì, l’arancino e la crocchetta, le bombe sono pallette di dimensioni consistenti fatte di una sorta di puré di patate al centro del quale è nascosto un cuore di soffritto di carne (aglio parecchio e pimiento pure), il tutto impanato e fritto.
Il vermuth è un’abitudine, un piacere, un sapore, un rinfresco e un conforto comunissimo ovunque. Si serve con un’olivella o due nello stecchino e una fetta di arancia. Può essere bianco o rosso e sappiate che esistono pure rutas, ovvero itinerari del vermuth. Io sono adepta, e non solo per l’estetica vintage…
Las croquetas sono un’altra delle meraviglie della Palma e di luoghi come questi. Sono diverse dalle nostre, hanno una base di besciamella e poi mille variabili a combinare.
Il Gandesa è un vino di qui, ma proprio di qui, che non si vende in bottiglia ma a granel, cioè sfuso, e sa di fresco e anche di antico. Il Fotografo ne va pazzo e medita pure una gita a Gandesa (paese), con la scusa di fotografare la cantina sociale che è un vero gioiello modernista.
Dunque se passate di qui non passate oltre. A mezzogiorno c’è anche un menù tutto incluso (2 piatti, dolce e bevuta) per 10,50 euro.
Bodega La Palma
Carrer de la Palma Sant Just,7
Barrio Gotico
Barcelona