A sbalzi, a tentoni, giocando a nascondino e qualche volta pure a rincorrersi la primavera sembra, nonostante tutto, arrivata. Ce ne accorgiamo dal verde che impera, dai mercati che si sono fatti più freschi persino qui a Barcellona dove le verdure sembrano vivere una stagione unica.
A Roma, a Roma certo è un’altra storia.
Ne sa qualcosa la Marie, a cui tocca ammettere un poco di malavoglia che (almeno) in fatto di verdure Roma è un capitale, soprattutto in questa sua stagione.
Così dovendo sfamare il Fotografo nei suoi giorni romani si è ricordata di una zuppa che somigliava a una stracciatella, che aveva mangiato da Rocco, che è di tradizione lucana, che gliela aveva insegnata la sua mamma, che cucina molto bene e che di nome fa Lina.
Poi se cerchiamo di distenderla dritta dritta questa storia scopriremo che Rocco (De Rosa) è un musicista, un pianista, un amico della Marie e pure un cuoco. Uno che fa una cucina di casa, che capisci che è di casa anche quando la casa non è la tua, che senti ad ogni cucchiaiata che dietro c’è una mamma, una nonna, un territorio, una tradizione.
Tutto quello che ci piace.
La ricetta
un mazzo di asparagi verdi
2 cipollotti freschi con anche il verde delle foglie
olio di oliva
2 uova e parmigiano q. b.
Lavate gli asparagi, tagliate fini di gambi e più lunghe le punte. Affettate i cipollotti e raccogliete in un tegame con un filo di olio di oliva. Bagnate subito con acqua e portate a cottura, salate e regolate di pepe. All’ultimo momento, proprio prima di andare in tavola battete in una ciotola le uova con il parmigiano e versate nella zuppa. Servite subito!