Se le olive all’ascolana non ci fossero dovremmo inventarle, nella zona di Ascoli le fanno anche ripiene di pesce, una delizia…
Noi ne abbiamo fatto una versione un po’ pagana.
Questa ricetta la dobbiamo a Bir and Fud, pizzeria romana a Trastevere: birra artigianale, pizza con il lievito madre e altre cose buone.
E a noi piacciono i contrari, gli specchi e i rovesci, così ci siamo affrettati a sviluppare l’idea.
Il principio dunque è fare delle polpette con il ripieno delle olive e mangiarle accompagnate da un’insalatina di olive tagliate a pezzetti. Ne viene fuori un antipasto insolito ma pericoloso, come per le olive è difficile smettere!
bicchierini di melanzane/melone e biscottini d’artista al kamut
Il titolo della mostra di Pietro Weber, Città d’Oriente, ci ha spinti a uno sforzo di interpretazione: se l’arte sta nella cucina e noi vogliamo mettere la cucina nell’arte, come possiamo tradurre questo titolo (e questa ispirazione) in cibo?
Smembate le parole ci sono rimasti: città e Oriente.
Sulla prima parola urbana abbiamo incrociato piuttosto facilmente l’idea del cibo di strada, o streetfood che dir si voglia, insomma cibo da sgranocchiare in piedi, possibilmente senza ungersi le dita ed è così che sono saltati fuori dei cartoccini a forma di cono pieni di biscottini di kamut le cui forme erano state disegnate dall’artista.
Sulla deriva orientale invece il gioco è stato più complesso. L’Oriente è molte cose e molto diverse, persino, alla fin fine, una direzione che vuol dire semplicemente un po’ più a destra sulla cartina, semplicemente sempre un po’ più in là in un mondo che è comunque tanto rotondo… Dunque messa da parte la filologia ci siamo affidati al ricordo e all’evocazione di un piatto mangiato molti anni fa a un matrimonio, piatto ebraico o turco (qui i ricordi si biforcano e non collimano), cucinato da un amico degli sposi e che associava strepitosamente, quanto insospettatamente, melanzane e melone.
Messo insieme il menù della vernice rimaneva da capire cosa bere…
alici marinate allo zenzero
Le alici sono pesciolini sobri e timidi, ma a guardarli bene (e pulendoli si guardano bene… anche da dentro…) sono l’incarnazione stessa del pesce, tutto però in miniatura! Occhi grandi e lisca tesa, dorso d’argento e carni rosate, con una consistenza speciale che certe preparazioni, forse in particolar modo la marinatura, sono in grado di esaltare. In questa versione le abbiamo marinate con aceto e limone (insieme) e zenzero e peperoncino…