Che strana stagione è l’autunno, tutto è lento ed accellerato, si mette via l’estate e ci si sveglia in inverno, un po’ nuovi e sempre quelli, foglie, uva e castagne.
Per noi poi, intesi come calycanti, l’autunno è ormai da qualche stagione il tempo dei libri e quello della raccolta: consegniamo il nostro lavoro con il caldo dell’estate e lo lasciamo a maturare in redazione, poi alle stampe, e a settembre già fremiamo per averlo tra le mani, fisico e concreto. Ma tocca armarsi di pazienza e aspettare, aspettare ancora qualche settimana per poterlo toccare, guardare e pure un poco annusare. Ma ora ci siamo, la nostra Cucina di Roma e del Lazio è un fatto fisico e reale, di pagine, ricette, colore, facce e ricordi… molti.