Il latte viene dalle mucche. Anzi a voler dire correttamente, come ci hanno recentemente insegnato, il latte viene dalle vacche… le mucche, quelle che fanno mhuuh, sono una cosa da bambini, solo una parola onomatopeica che non corrisponderebbe a nulla ma che di certo possiede un suono perfetto.
Che il latte lo facciano le mucche è dunque una verità infantile di quelle che abbiamo imparato a scuola, più che dalla mucca stessa, abituate (almeno Maite e Marie) a vedere il latte sempre al supermercato, dal droghiere, al massimo alla latteria, ma sempre confezionato, impacchettato, nascosto, oltre che pastorizzato, scremato, conservato…
Siamo dunque dovute arrivare alla soglia dell’età matura (NB il fotografo ha altre esperienze…) per provare l’ebrezza di scoprire che il latte si può spillare, che l’alimento esiste in purezza e in purezza può essere venduto e comprato, in città, vicino a casa, tutti i giorni, 24h su 24.
È con l’entusiasmo delle prime volte e dotati di bottiglie di vetro portate da casa che ci siamo avventurati dunque alla nostra prima “mungitura” al distributore, ecco come è andata…