Sono stati giorni concentrati e lenti, con un tempo misurato dalle esigenze del corpo, quel filo scontato e teso che sembra funzionare quando non lo avvertiamo ed esistere solo quando si impunta nel chiedere attenzioni.
Sono stati, e sono, gorni di passi piccoli in cerca di nuove routine, fuori dalla nostra abituale vita acrobatica tra Roma e Barcellona, ma con acrobazie diverse e spericolate avventure. Siamo tornati a passeggiare nell’inverno trentino proprio quando è rifiorito il calycanthus e a concentrare le cure su cose minute ed essenziali, quelle di sempre in fondo, mangiare, dormire, starsi accanto e insieme.
La cucina rimane, come sempre qui, la stanza più illuminata, con i gusti che sono nostri e qualche preoccupazione in più: meno zuccheri (quasi niente in effetti…) e più legumi, le verdure di default, latticini e grassi quasi dimenticati. Ed è un poco come quando si passano le materie per il setaccio fine, rimestando le mani in quel che via-via viene restando e lasciando andare tutto il resto. Sembra facile e forse lo è.
Così ci concentriamo nell’assemblare gli ingredienti, in un bricolage (tutto femminile, tocca dirlo) che cerca di tenere conto di esigenze e bocche diverse. Ci farà del bene, ci farà crescere, sazierà il piacere. Così è di questa minestra, che si è trovata dei forti perché è piena di virtù, comprese quelle di Braccio di Ferro, ed è buonissima da qualunque lato la si guardi.
Ingredienti
mezza tazza di lenticchie a testa
2 cipolle bionde
2 spicchi di aglio
1 carota piccola
una grossa costa di sedano con tutte le foglie
1 grosso pezzetto di zenzero fresco (2 cm circa) + cucrcuma fresca (facoltativo)
500 g di spianci freschi (se surgelati la metà del peso)
il succo e la scorza di un limone
4 cucchiai olio extravergine di oliva
sale e pepe (facoltativo)
Lavare la carota e il sedano e tritarle finemente assieme alla cipolla, all’aglio e allo zenzero (sbucciati). Raccoglierle tutto in una pentola capace e far rosolare per qualche minuto con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, unire quindi le lenticchie e coprire di acqua. Portare quasi a cottura, rimboccando se fosse necessario con qualche mestolo di acqua calda, unire quindi gli spinaci. lasciar cuocere a fiamma dolce. Aggiustare di sale e pepe e terminare con il succo e la scorza di limone.
3 Comments
ciao,scusami se posto qui
ho fatto la marmellata di merangole,squisita ho messo 3kg di zucchero bianco e 350gr di canna,vivo a milano ma sono della prov di Roma,ho tutte le materie prime ,merangole mandarini cinesi e limoni,in questo momento la 4 marmellata è sul fuoco x la cottura della prima ora.
quando ritorno a Roma mi farebbe piacere darti delle merangole se vuoi. ciao
M.teresa
Che meraviglia!
ciao Maite,naturalmente tutti gli agrumi sono più che naturali senza concimi o altro.
io ho fatto anche la marmellata di limoni che assomiglia molto a quella di merangole perché si fa in 3 gg.
un caro saluto
PS se vuoi puoi scrivermi in privato