Il pane può viaggiare? Sì, e in qualche caso anche volare.
Questa storia inizia a Roma dove Marie ha nella sua cucina un muro verde e una grande fortuna. Da qualche anno infatti alberga un lievito madre per nulla suscettibile e molto molto prolifico. Se questa fortuna non le bastasse, c’è da aggiungere che è Luca ad avere l’appannaggio di preparare il pane ogni settimana, a volte anche la pizza.
Ma Marie ha anche una casa a Parigi, quella dove torna sempre troppo poco, con una cucina romantica e aperta, proprio sotto gli abbaini grigi. Lì, seduti sulle panche di legno (che a ben guardare furono l’inizio di tutto il nostro viaggio insieme) si sono incontrati Luca ed Oscar, che era a Parigi a presentare il suo libro durante il Salone dell’editoria per l’infanzia a Montreuil.
E quando due maschi panificatori si incontrano non restano briciole per nessuno.
Anche Oscar infatti è un grande amante della panificazione e subito hanno cominciato a scambiarsi consigli e ricette, senza che più nulla esistesse intorno.
« Prova a cuocerlo nella pentola di ghisa, vedrai avrai tante soddisfazione » e così è stato fatto.
Poi qualche giorno fa è arrivata fino a Barcellona una foto del pane di Luca cotto nella pentola di ghisa di Oscar, e insieme alla foto anche una fitta di nostalgia.
Marie ha il cuore grande, ha avvolto il pane in una pezza che levati! e l’ha messo in mano al Fotografo, incurante delle proteste. Questo volerà con te.
La ricetta:
500 g di farina
300 g di acqua + 50 g
150 g di lievito madre liquido
sale
olio extravergine di oliva
Vediamo se non riusciamo ad organizzare trasbordi più frequentemente, ma shhhh non ditelo al fotografo, lo dobbiamo prendere alla sprovvista.
1 Comment
e in mancanza di lievito madre con cosa si può sopperire?