Questa faccenda delle cotogne comincia a diventare una sfida.  Per anni le ho credute solo il passo precedente alla cotognata, senza possibilità di alternative, senza un esito diverso  se non quella marmellata consistente e compatta che è madre di ogni conserva.

Ma spesso le cose tocca guardarle da un diverso punto di vista e le cotogne viste da Barcellona sono uguali e diverse.

Uguali perché si fa qui la cotognata quanto e come la si fa in Sicilia e in Italia in generale, ma diverse perché le cotogne si usano e si usano molto, anche per altro.

Così questa ricetta della maionese, o a dirla meglio dell’alioli di cotogna, mi ronzava in testa più o meno da quando ci siamo trasferiti qui.  Alla prima notizia l’ho creduta quasi una burla, una di quelle cose da food-paring o comunque la declinazione di qualche chef estroso in vena di azzardi e invece mi sono dovuta ricredere perché se l’accostamento risulta estroso, risulta pure essere tradizionale.

Vale a dire che l’alioli di codony si fa da sempre e rientra a pieno titolo nel repertorio della (misteriosa) cucina catalana.

Poi ogni battaglia ha i suoi tempi e solo domenica scorsa mi sono convinta a farla per accompagnare, così era l’idea, un pesce al sale.

Con il pesce, tocca dirlo, stava bene ma non benissimo, in compenso lei era sorprendentemente buona e misteriosamente rosa, così ho finito per spalmarne generose cucchiaiate sul pane meditando che potrebbe stare benissimo con carne alla brace e forse anche col pollo arrosto.

La ricetta (un poco ad occhio, anzi ad orecchio per come me l’hanno raccontata tra il banco della frutta e l’erboristeria)
1 mela (o pera) cotogna
2 denti di aglio
un bicchiere circa di olio di semi (girasole o sesamo, possibmente bio)
sale

Lavate la cotogna e senza sbucciarla cuocetela in forno finché non sarà morbida (a proposito è buonissima anche da mangiare così). Una volta cotta sbucciatela e prelevate la polpa con un cucchiaio. Fate raffreddare.
Sistemate la polpa della cotogna, l’aglio e un pizzico di sale nel vaso del minipimer e cominciate a frullare aggiungendo l’olio a filo, vedrete che si formerà una salsa gonfia. aggiustate di sale e se volete aggiungete qulche goccia di succo di limone (o anche nel nostro caso di umeboshi).

facile no?

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