La vita in provincia regala qualche sorpresa. A parte le produzioni metro-zero della signora Fausta, capita qualche volta cha, a ben girare i supermercati, si scoprano fenomeni che hanno dell’incredibile e che la capitale (ehm…) ignora anche nei mega-iper-centri commerciali dove qualche volta ci succede di pascolare con tutto lo stupore (e a volte il terrore) degli occhi di campagna. Se poi questi stessi supermercati di provincia sono battuti in avanscoperta dal fiuto infallibile di comida, si finisce per sentirsi se non proprio al centro del mondo (è ancora troppo fresca la ricerca vana del wasabi), perlomeno in un mondo dove tutto è ancora possibile. Questa lunga premessa per dire che abbiamo scovato alcune buste di edamame surgelati nei banchi frigo di una catena di supermercati trentini ed è stato subito accaparramento, tanto che credo che ormai non se ne trovino più. Una volta messi al sicuro nel forziere del congelatore è venuto pure il momeno di consumarli e così, dopo averli mangiati un po’ di volte nature, alla fine è arrivato il tempo di ricamarci un po’ sopra inseguendo proprio la matassina del colore verde: dall’edamame al wasabi. Poi siccome non pareva il caso di alterare un sapore così orientale con contaminazioni troppo marcatamente fusion (tradotto: il parmigiano non ci stava) abbiamo aggiunto un paio di cucchiai di semi di sesamo. L’esperimento è riuscito, la pasta era croccante fuori ma umida dentro senza diventare pastosa, il gusto diverso ma non eccessivo, a metà tra il dolce e il salato tanto da poter servire per il tè come per l’aperò, e infine, vantaggio non secondario, si è conservato benissimo per un paio di giorni.

La ricetta

Ingredienti 300 g di edamame 180 g di farina 3 uova 1 dl di olio extravergine di oliva 1/2 bustina di lievito 1 cucchiaino di wasabi 2 cucchiai di semi di sesamo Cuocere brevemente gli edamame (surgelati in poca acqua leggermente salata, quindi frullare e tenere da parte. Sbattere le uova, unire poco alla volta la farina e quindi la purea di edamame, il wasabi, e l’olio extavergine, alla fine aggiungere il sale e il lievito. Cuocere in forno già caldo per circa 45 minuti.

maite

26 Comments

  1. L’edamame (gli edamame??) è per me una novità assoluta. Inizia la ricerca nei negozi asiatici. Il wasabi mi fa impazzire. Ora ho anche scoperto che esistono le patatine al wasabi – un peccato capitale, a credo ne valga la pena.
    Adoro quelle vaschettine di legno. Prese a Parigi?
    Baci

  2. … vista l’impossibilita’ di trovare in quest’angolo di provincia romagnola l’ingrediente strategico, per il momento adoro gli stampini :)

  3. @enza (albertone) mi fai morire!!

    Ma che sono sti edamame? fagioli di soia nel baccello??
    mai sentiti…

  4. allora, allora… i contenitori vengono da Paris sì, suppongo si possan trovare anche qui anche se devo capire dove, nell’incertezza per ora li venero e li centellino peggio di quelle comari micragnose..
    i supermercati trentini sono quelli basici, cioè sait affiliati coop, ma ho reperito i sacchetti solo nei più grandi e qualche tempo fa, dovrei fare una gita per vedere se ce ne sono ancora
    per il gatto Enzina, non c’è verso, non ne vuole, solo croccantini certificati lui è un abitudinario!

  5. Ne ho comprate due buste una decina di giorni fa, in quanto il proprietario del mio super thailandese me li ha proposti, molto orgoglioso di averli finalmente nel suo assortimento. Il cake must be done, il wasabi mi fa impazzire, c’e’ chi lo da’ al gatto, io lo mangio sul pane.

  6. gli edamame li ho mangiati nel ristorante giapponese sotto casa qualche settimana fa, appena tiepidi, offerti dai gestori…mi sa che li andrò a cercare a Porta Palazzo per replicare il vostro cake. Sempre intriganti le vostre ricette, complimenti davvero. Per non parlare delle foto, che apprezzo sempre di più dato che mi sto avvicinando al mondo della fotografia, seppur a livello amatoriale.
    A proposito, sapreste consigliarmi bei manuali di fotografia o corsi seri di fotografia a Torino?
    a presto
    baci
    Lucia
    p.s.:Forse Marie non si ricorda, ma in Agosto mi aveva promesso una ricetta (La ricetta) della crema catalana di sua mamma. Io ne serbo ancora la voglia, nonostante i rigori autunnali, sarebbe bello se avesse tempo per farla (e fotografarla). grazie grazie

  7. Mademoiselle Manuchka Reply

    ok, allora nella cargaison di roba da riportare in macchina a natale from Paris ci metterò un pancalino di stampini, o vaschettine che dir si voglia :)

  8. Mademoiselle Manuchka Reply

    p.s.
    @Barbara
    il wasabi sul pane??? wow, mi piangono gli occhi solo a pensarci :)

  9. @ Mademoiselle Manuchka
    ma no, non fa piangere gli occhi, una lama affilata che parte dal centro della testa e scende, poi passa…..

  10. @Lucia, perdonami, perdonami… hai ragione, ma nel marasma delle cose, diciamo che lo avevo rimosso… cercherò di rimediare al più presto.

  11. @Virgi: fischiate le orecchie? ma quando ma a chi? domani ti chiamo, mi sa!

  12. Pingback: crumble di mirtilli | la cucina di calycanthus

  13. per chi abitasse a firenze o dintorni:) gli edamamè si trovano facilmente al VIVI market in via del giglio a Firenze(vicinissimo alla stazione di Santa Maria Novella) è un piccolo supermarket che tiene esclusivamente alimenti asiatici:)moooolto fornito!

  14. @ilaria: grazie della segnalazione! il vivimarket in effetti è un antro di meraviglie che conosco bene e in cui vado “a passeggio” sempre qundo sono a Firenze

  15. ahem, la signora dagli occhi azzurri ha detto live a Virginia “da sbattersi per terra” nella bruma milanese. Dopo aver sdoganato una intera collezione di quadri.

    • grazie kika. Per il wasabi in effetti sushi a parte il consiglio è di associare a cose un po’ dolci, anche la carne di maiale in effetti, se ci pensi del resto il sapore seppur diverso è parente di quello del rafano
      PS se lo trovi prova anche quello in polvere in genere è più profumato e meno manipolato

  16. la ricetta del cake però non si vede, è come se il testo fosse tagliato.
    Sbaglio io a guardare?
    Grazie
    Kika

    • no, no kika effettivamente non si vede, mi accorgo ora che è una delle ricette (ce ne sono alcune) che ha sofferto del trasloco, ma cerchiamo al più presto di sistemare..

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