Marie ci era già stata nella convulsa serata di inaugurazione il 25 novembre. In quella notte di emozioni un fascinoso Massimo Bottura  si era espletato in manicaretti da urlo e pure da sbattersi per terra, e Marie, tenacemente incollata e spiaccicata contro il muro dietro le spalle di quel mago, si era addirittura guadagnata un premio fedeltà dalle sue mani: un gelatino in stecco di foie gras con granella di nocciole e cuore di balsamico. Son cose difficili da dimenticare.
Nel roccambolesco (e nevoso) week end romano, in cui miracolosamente eravamo tutti e tre calicanti riuniti, ci siamo ritornati. Massimo Bottura evidentemente non c’era, ma c’erano invece, anche loro al gran completo, le tre fanciulle che di questo luogo sono mente, braccia e sorrisi: Francesca, Livia e Veronica. E questa volta abbiamo avuto il tempo di chiacchierare, di chiedere, di capire che la loro storia per quanto originale e unica ha più di qualche punto di similitudine con la nostra: il numero 3, l’amicizia e il cibo.

I loro luogo si chiama Tricolore e sta a Monti, in via urbana 126. è piccino-picciò, ma studiato al millimetro. Lì si fanno corsi di cucina, lì si sforna pane a lievitazione naturale (il loro mastro fornaio si chiama Franco Palermo ed è molto, molto amato), lì si fanno panini, ma anche kit à emporter in una logica da metropoli di evoluta convivialità. Hanno una finestrina rossa un po’ newyokese, un po’ parigina, un’ape bianca per muoversi con agio per la città e un distributore di biglie a disposizione di chi vuol regalare un corso di cucina.
Poi di progetti Francesca, Livia e Veronica ne hanno veramente di tutti i colori e chissà che in un qualche modo non si incrocino coi nostri.

Tricolore
via Urbana, 126
00184 Roma

14 Comments

  1. ..e posso dire con un sorriso ancora un po’ ebete: io c’ero! ;) baci

  2. ci passo almeno per un panino, ma perché non ci fate un corso voi? sarebbe fantasticooo! :-)

  3. La fotografia che mi pace di più è quella di una della chef con il bambino in braccio. Perchè mi ricorda quando ad Amsterdam lavoravo per le lezioni di cucina italiana e Marta era molto piccola. Ora devo eliminare un po’ di magone e nostalgia.
    per il resto, recensione da sbattersi per terra.

    E ora vorrei avere lo stick che ha avuto la Marie.

  4. ecco, appunto, quello in braccio è un bambino vero?
    perche’ con quel profilo paffuto e con il berretto in capo sembrava addirittura ciccio bello!!
    meraviglioso!

  5. Vi sono grata per questa perla con il vostro tocco inconfondibile. Appena torno a Roma so’ dove andare :-)

  6. Bene! Sensibile a certe notizie m’era capitato di leggere qualcosa di “Tricolore”, guidata appunto da un’amica chef di Roma. Grazie a voi ora ho le idee più chiare, almeno su questo..per il resto c’è tempo!
    Maddalena

  7. Che carino Tricolore, ci sono stata e mi è piaciuto un sacco!

    P.S. Ho provato una ricetta del vostro libro sulla cucina siciliana, fantastica! Le ho dedicato un post… alla prossima :)

  8. La Marie è una donna fortunata, e non solo per lo stecco di foie. E fortunati noi a leggervi.

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