Ci sono momenti, e l’inverno sembra tenerne in pancia molti, in cui la bocca torna bambina. Il puré di patate che si basta da sè, la crema pasticcera nella tazza a due mani, la merenda con latte freddo e biscotti caldi. E del resto la regressione in cucina ha il suo chiaro perché: il cibo è quasi sempre un ricordo sospeso tra il passato prossimo e il futuro imminente, tra il ricordo di un sapore in briciole e la promessa di una preparazione che lievita sotto lo strofinaccio di lino o che gonfia nel calore del forno.
Questi biscotti sono esattamente così. Impastati nel pomeriggio con la testa all’indietro e le mani in avanti. Quasi senza intenzione e assolutamente senza ricetta hanno trovato il loro sapore. Sapore “classico”, se di questa parola potessimo dire -parafrasando Calvino (che ci perdoni!)- che è classico quel cibo che non smette di dire ciò che ha da dire.

La ricetta

Ingredienti
225 g di farina
25 g di cacao
125 g di zucchero
125 g di burro
1 uovo

+ zucchero semolato (facoltativo)

Setacciare la farina e il cacao, unire lo zucchero quindi il burro freddo in pezzi e lavorare tutto on la punta delle dita. Quando l’impasto sarà sabbioso unire l’uovo, amalgamare bene lavorando di polso finche l’impasto non sarà liscio. Avvolgerlo nella pellicola e conservarlo in frigorifero per almeno 1 ora. Quindi riprenderlo, lavorarlo con il mattarello stendendo una sfoglia alta circa 3 mm, ritagliare le formine preferite. Per un surplus goloso e regresivo passare i biscotti nello zucchero semolato, quindi cuocere in forno a 180°C per circa 10-15 minuti a seconda della grandezza delle forme.
Si conservano egregiamente in una scatola di latta.

PS lo stampino di latta viene invece da molto lontano (da Mumbai), ma si è trovato a casa in un baleno. Grazie papà.

10 Comments

  1. che magnifica espressione “la testa all’indietro e le mani in avanti”!
    e che bello quello stampino!!!!
    avete proprio ragione, i sapori del passato sono una vera coccola per l’anima.
    buona giornata bellezze

    • Grazie Barbara! su tutti i fronti, e buona, buonissima giornata anche a te.

  2. Coccola i biscotti, coccola le tue parole.
    Un bacio, Alex (che ha appena mangiato bollito e patate schiacciate)

    • grazie Alex!
      PS uhm patate schiacciate, un must infantile perenne del fotografo.

    • in effetti, di altri tempi e di altri luoghi, un po’ una magia…

  3. questa sera avrò le mani (tante, almeno 10) in avanti e la testa a voi

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