Questa ricetta è un ossimoro.
Sì, perché la panna, e a maggior ragione quella cotta, è morbida e tenera tanto quanto l’ortica è urticosa e traditrice, infingarda e vendicativa. A guardare da un’altra visuale poi, la panna fa ingrassare, l’ortica “dimagrire”, una è culturale e sofisticata, l’altra naturale e spontaneista, una bianca l’altra verde, una animale l’altra vegetale, una liscia e l’altra pelosa… e forse è meglio fermarsi qui.
Sì, perché in realtà l’idea di questa panna cotta giocata sui contrasti la dobbiamo a un certo gatto troppo curioso, Truffaut, che sdegnata la ciotola del latte si è lanciato a muso-fitto in un fresco buquet di ortiche appena arrivato dal mercato…
come è andata a finire è facile da immaginare…