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quinoa

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quinoa mango e sgombro

La quinoa sa di rientro. Non impegna, è ancora fredda ed è il giusto relais per transitare, quasi senza accorgersene, dalla  quotidianità mistica delle insalate (pomodori, cetrioli, fagiolini, fagiolini, cetrioli, pomodori, ma pure trunzo, frutta fresca, olive sparse, peperoni crudi, ecc ecc.) a qualcosa di un poco più strutturato. appena appena…

biscotti quinoa e cioccolata

Marie è partita per il Vinitaly, tornerà stravolta (come sempre dal Vinitaly) lunedì o martedì. Tra bagagli e preparativi, però, non sia mai che dimentichi di avere pensieri dolci, spalmati un po’ per tutti, ma per me medesima malata questa volta forse un po’ di più. Così, sentito che il mio stomaco comincia a ragionare (non diciamolo troppo forte) ha messo mano alla quinoa (sempre lei, che fa tanto bene) ed ispirata da una ricetta di un vecchio numero di Saveurs ha impastato biscotti. Sono arrivati in un pacchettino di quelli tenerissimi con isturzioni non proprio rassicuranti..

insalata di quinoa e baccalà

Non so se si è proprio capito ma non sono giorni di grande forma fisica: allo stomaco confuso si è aggiunto il mal di gola e una febbricola fastidiosa che se ne scende e se ne sale. Prima che questo post (e il blog) assumano le sembianze di un bollettino medico, o di un discorso ricorsivo tra “vecchiette” sugli acciacchi della vita, meglio virare sulla quinoa e concentrarsi sulle sue proprietà praticamente miracolose. In primo luogo sembra cereale e non lo è, poi è ricca di ogni bene, è propizia praticamente per ogni cosa e, non da ultimo, è facile. Facile da cucinare, facile da condire, facile  da associare, a freddo e pure a caldo.
In questa versione primaverile sta insieme al baccalà (semplicemente lessato), al citron confit, all’uvetta e a poco porro affettato sottile. Inutile dire (forse) che c’è chi ha mangiato questa versione leccandosi i baffetti e chi si è accontentata di un grado zero, buono per carità, ma meno festoso… sigh

taboulé di quinoa, asparagi crudi e cipolla rossa

Ne avevamo parlato qualche giorno fa, raccontando di una coda del sabato mattina davanti al banco di Giustino-il-contadino, l’idea era quella di usare gli asparagetti verdi e teneri, nudi e crudi, semplicemente lavati e affettati sottili. L’avevamo messa in pratica subito in effetti, senza saper resistere alla verifica sul campo costruendoci intorno un taboulÈ con la quinoa, la cipollina rossa cruda anche lei e solo qualche profumo di contorno (la menta soprattutto), poi la macchina fotografica si era ingoiata tutto quanto, mentre il computer tirava le cuoia… una mezza tragedia insomma e risolta solo in parte, ma le foto quelle sì si sono salvate, meno bene è andata al pc (sigh!)…

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